Proseguono gli appuntamenti con “Di belle speranze. Giovane cinema internazionale”, rassegna cinematografica a cura dell’Opera Universitaria di Trento, questa sera, mercoledì 7 marzo allle 21.00 sarà la volta di: "A est di Bucarest" del regista rumeno Corneliu Porumboiu. Le proiezioni avverranno nelle sale del Cinema Astra di Trento. A sedici anni dalla fatidica data del 22 dicembre 1989, giorno in cui finì la dittatura rumena comunista di Caescescu, in una grigia e fredda cittadina a est di Bucarest, una trasmissione televisiva si interroga su cosa realmente è accaduto in quel giorno di rivoluzione: oltre al giornalista sono presenti, nel decadente studio, un professore, perennemente ubriaco, la cui versione sui fatti sembra avere mille falle, e un anziano signore che ai tempi faceva il Babbo Natale per i bambini. Esordio alla regia per Corneliu Porumboiu che con questo film ha vinto la Camera d’Or al Festival di Cannes 2006: un film fresco e leggero che riesce a parlare di una tematica complessa con l’amarezza e le perplessità dovute, ma contemporaneamente anche con i toni surreali e spesso scanzonati della commedia. E l’immediato paragone con Good bye Lenin, volge sicuramente a favore di quest’ultimo, il film risulta nuovo e piacevole: una possibile speranza per il giovane e semisconosciuto cinema rumeno. Una sceneggiatura vivace, anche se a momenti prolissa, aiuta la costruzione del film, tutto basato su una fotografia dai colori melmosi e su una colonna sonora inesistente che lascia spazio a silenzi evocativi e riflessivi, nel tentativo forse di tirare le somme di un periodo storico ancora poco chiaro e di proiettarsi nell’oggi o addirittura nel futuro.
A EST DI BUCAREST
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