venerdì , 22 Novembre 2024

CALIGOLA NELLO SGUARDO DI ALBERT CAMUS
al Cuminettil la Compagnia dei Teatri Possibili con la��opera del grande autore francese

CaligolaLa Compagnia dei Teatri Possibili punta sul “Caligola” di Albert Camus. La rappresentazione andrà in scena stasera, giovedì 23, al Teatro Cuminetti di Trento per la regia di Corrado d’Elia che è anche fra gli interpreti con Giovanna Rossi, Gustavo La Volpe, Rosario Lisma, Gianlorenzo Brambilla, Stefano Annoni, Marco Brambilla, Fabio Paroni, Enea Montini, Laura Iacchetta, Francesca Martire. Questo Caligola è giocato su una scena semplice ed essenziale, completamente bianca, immagine di solitudine e malattia, spicca il rosso dei pochi oggetti e del sangue, come a lasciar scorgere vive e pulsanti le trame della passione estrema. Dal capolavoro di Camus, testo di straziante sentimento, uno spettacolo di forte attualità, metafora della solitudine del potere, della sua inutilità e del dolore umano. Sulle note di walzer ballati dai vivi e dai morti, Caligola, bimbo dalla faccia buona, si dibatte in una vasca di palline rosse, metafora del potere che non serve a nulla, ossessionato da fantasmi e visioni terrificanti, circondato da personaggi che non capiscono, non accettano e si difendono con le loro mediocrità. Tutto è sentimento scoperto, dolore estremo, stralunata malinconia ma è la passione per la vita che anima la sua spinta distruttiva. È la perdita non solo dell’amore, ma della possibilità stessa dell’amore, il vero motore del suo agire sanguinario. È la coscienza dell’impossibilità per l’uomo di essere libero e felice che lo spinge, in un crescendo di follie omicide alla sua stessa morte. È alla fine la sua profonda, assoluta umanità, che lo rende mostro. Ed è questa attuale, irrinunciabile umanità che lo spettacolo dei Teatri Possibili vuole raccontare.

Caligola fa parte di Teatrum Philosophicum, Laboratorio di critica dello spettacolo e della cultura, organizzato dal Centro S. Chiara in collaborazione con Teatri Possibili e la Facoltà Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.

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