giovedì , 14 Novembre 2024

E PER QUESTO RESISTO
Voci e musiche per ricordare la Shoah

“E per questo resisto” in scena martedi 25 gennaio al Teatro Cuminetti alle 14.30 racconta la Shoah attraverso testimonianze di ragazzi e ragazze di diverse etA� vissuti in luoghi diversi del nord Europa, dando, nella molteplicitA� delle storie, una traccia cronologica che aiuta a ricostruire gli eventi storici dalla��ascesa di Hitler alla liberazione. Ai brani letti, suonati e cantati si alternano momenti di interazione con il pubblico in cui la��attrice-narratrice racconta, si sofferma, pone interrogativi ai ragazzi. La domanda ricorrente riguarda il a�?comea�? sia potuto accadere che la gente comune in Germania e nei paesi occupati sia rimasta indifferente alle discriminazioni razziali senza opporvisi; e come i mezzi mediatici utilizzati dal regime nazista abbiano avuto un ruolo rilevante nella��appiattimento delle coscienze. Nel susseguirsi di storie, musiche ed interrogativi si creano inevitabilmente paralleli con la realtA� che viviamo oggi, le diffi coltA� che abbiamo ad accettare lo straniero, il diverso. Quello che lo spettacolo si impegna a dare A? uno stimolo ad interrogarsi, insieme, sul passato ed il presente, per trovare altre domande preziose che ci siano da��aiuto a non commettere gli stessi errori nel futuro.

a�?E per questo resistoa�? A? il titolo della��antologia pubblicata da a�?Equilibria�? nel 2005, che raccoglie testimonianze di bambini e ragazzi in tempo di guerra, tratte da alcune delle piA? signifi cative proposte della��editoria contemporanea per ragazzi. Nel 2006 nasce lo spettacolo omonimo di letture, musiche e canzoni interpretate da Alessia Canducci de a�?La Compagnia del Serraglioa�? e dal gruppo musicale a�?Flexusa�?. Partendo dalla Shoah si dipanano storie che hanno come protagonisti ragazzi e ragazze vittime della persecuzione razziale. Le loro voci giungono a noi attraverso testimonianze scritte: diari, memorie, poesie. Il filo che le unisce A? il desiderio di resistere con ogni mezzo alla��annientamento fisico e psicologico.

Lo spettacolo racconta la Shoah attraverso testimonianze di ragazzi e ragazze di diverse etA� vissuti in luoghi diversi del nord Europa, dando, nella molteplicitA� delle storie, una traccia cronologica che aiuta a ricostruire gli eventi storici dalla��ascesa di Hitler alla liberazione. Ai brani letti, suonati e cantati si alternano momenti di interazione con il pubblico in cui la��attrice-narratrice racconta, si sofferma, pone interrogativi ai ragazzi. La domanda ricorrente riguarda il a�?comea�? sia potuto accadere che la gente comune in Germania e nei paesi occupati sia rimasta indifferente alle discriminazioni razziali senza opporvisi; e come i mezzi mediatici utilizzati dal regime nazista abbiano avuto un ruolo rilevante nella��appiattimento delle coscienze. Nel susseguirsi di storie, musiche ed interrogativi si creano inevitabilmente paralleli con la realtA� che viviamo oggi, le diffi coltA� che abbiamo ad accettare lo straniero, il diverso. Quello che lo spettacolo si impegna a dare A? uno stimolo ad interrogarsi, insieme, sul passato ed il presente, per trovare altre domande preziose che ci siano da��aiuto a non commettere gli stessi errori nel futuro.
VerrA� fornita agli insegnanti la bibliografi a dei brani trattati

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