Non A? facile definire cosa si intende con la��espressione scena rock di un luogo nA� quali siano gli elementi che accomunano i gruppi che ne fanno parte. In molti casi A? il nome di una cittA� a diventare sinonimo di uno stile e di un particolare tipo di sonoritA�. Ma A? sufficiente la mera condivisione di uno spazio geografico per condividere anche la��orizzonte musicale?
Bastarock – il libro di Dalia Macii e Oscar de Bertoldi (Egon Editore)- applica questo criterio alla provincia di Trento e racconta la sua piccola ma insospettabilmente varia galassia di gruppi.
Gli autori del volume – dichiarano: “Abbiamo cercato di fotografare un mondo sotterraneo, una scena musicale underground che con una punta di ironia abbiamo definito sottobosco. La sfida A? la scelta di raccontare tutto il corpo sommerso di un iceberg affiorato in seguito alla��improvviso successo dei Bastard sons of Dioniso.
Ci siamo messi in viaggio sulle strade del Trentino alla ricerca di una��attitudine per il fare musica e suonarla dal vivo. Insieme alle parole abbiamo raccolto tutto il materiale possibile: fotografie, locandine, materiali, gli oggetti feticcio di ogni gruppo. Per non perderci in vaghe generalizzazioni di sociologia giovanile abbiamo eletto la��aneddoto come filo conduttore di questo viaggio: le situazioni paradossali, gli episodi, le storie e gli aneddoti capaci di restituire la��anima di ogni gruppo”.Uno dei luoghi principali di questo viaggio A? senza��altro SonA� Music Club di Pietramurata. Sul muro del locale ca��A? una scritta fatta a mano con lo spray da un vicino esasperato: Basta Rock, ho fat la not (Basta Rock, son rimasto sveglio tutta la notte).