Al via questa sera, mercoledì 31 gennaio al Teatro Sociale di Trento, il Berretto a Sonagli, spettacolo presentato dalla Compagnia Sebastiano Lo Monaco – Siciliateatro per la Stagione Teatrale organizzata dal Centro S. Chiara. “Una commedia nata e non scritta", così come l’ha definita l’autore: Luigi Pirandello; su questo pensiero, il regista Mauro Bolognini, ha costruito la sua regia: "viva e non scritta". Tutti gli attori in questo spettacolo cercano di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Nello spettacolo, rivoluzionario appare il ruolo di Campa, personaggio apparentemente grottesco, straziante e soprattutto, il più moderno degli eroi pirandelliani. E’ un uomo giovane (poco più di quarant’anni), che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo pur di non perderla. Per tradizione questo personaggio è sempre stato interpretato da attori alla fine della propria carriera ( ..Salvo Randone, Turi Ferro, Eduardo De Filippo..), o comunque avanti con gli anni. Questo aspetto travisava la forza drammatica di Ciampa, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande. Mauro Bolognini Nel parlare di "commedia nata e non scritta", in altri termini, viva e non costruita, intendeva sottolineare il contrasto tra il sotterraneo fluire dei sentimenti e la rigidità delle forme che li imprigionano, tra la verità e la finzione. Interpretato dai mostri sacri del teatro italiano, Ciampa si è via via identificato con un uomo decisamente anziano. Questo, però, rischia di metterne in ombra l’energia vitale, quella solida umanità che gli dà la forza di difendere la propria (in)felicità coniugale contro i pregiudizi del suo tempo. Nel testo pirandelliano il protagonista è al contrario all’apice del vigore e della maturità. Composto nella propria disperazione, Ciampa sopporta la pena del tradimento. Ma a un patto: che lo scandalo resti tra le pareti domestiche. Nel momento in cui, invece, l’adulterio diventa pubblico, per salvare l’onore Ciampa non ha altro modo se non far sembrare pazza colei che lo ha denunciato, ovvero la moglie del suo rivale, ristabilendo così l’ordine e imbiancando a nuovo la facciata della rispettabilità. Un personaggio misero e titanico allo stesso tempo, reso autentico dalla regia firmata da un maestro del neorealismo come Mauro Bolognini e ripresa oggi da Sebastiano Lo Monaco nei panni del protagonista.
In fondo chi è il più forte: chi non scende mai a compromessi o chi porta ogni giorno, senza lamenti, un fardello che per chiunque altro sarebbe troppo pesante?
Repliche:
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giovedì 1 febbraio ore 20.30
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venerdì 2 febbraio ore 20.30
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sabato 3 febbraio ore 20.30
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domenica 4 febbraio ore 16.00