A partire da domani, sabato 4 Novembre per tre giorni a Riva del Garda si terrà il convegno dal titolo: " Chi global?" organizzato dall’associazione Manitese con il contributo della Provincia Autonoma di Trento. Chi global? Chi sono i sommersi e i salvati della globalizzazione? Chi sono i pochi che continuano a ricavare benefici da un’economica così lontana dalla vita quotidiana delle persone, mettendo a rischio la speranza di un futuro migliore di tutti?… queste sono solo alcune delle domande a cui si cercherà di dare una risposta durante i tre giorni di convegno; un appuntamento ormai tradizionale per l’associazione Manitese, che dal 1983, prova a tracciare un bilancio dei processi di globalizzazione. L’appuntamento è presso il Centro congressi di Riva del Garda (TN), (4 al 6 novembre).
Oggi le dinamiche e i processi globali non si misurano più sull’asse Nord Sud, quello degli squilibri nella distribuzione della ricchezza e dello sfruttamento dell’ambiente e delle risorse naturali. La nuova geografia è quella di pochi centri di potere (le istituzioni finanziarie internazionali, il G8,le grandi banche d’affari, le Borse valori, le grandi corporation e un pugno di uomini ricchissimi) e di periferie globali (l’Africa, il precariato, i migranti nelle grandi metropoli del Nord e del Sud del mondo, i contadini, il mondo indigeno, interi settori economici in crisi). È così: da un lato c’è chi può continuare il gioco, dall’altro chi è fuori. La società del ventunesimo secolo non è più in grado di cogliere la ricchezza della globalizzazione culturale, dell’incontro con l’altro. Sono andati persi, in trent’anni, gli insegnamenti di millenni di migrazioni e scambi tra i popoli. Oggi –nel sistema delle periferie globali– le persone migranti sono una minaccia. E le politiche migratorie dell’Europa e dell’Italia lo testimoniano. Questi i temi che saranno sviluppati in quattro tavole rotonde.
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La prima, Globalizzazione: i sommersi e i salvati, sarà aperta da una relazione introduttiva di Nicola Bullard, di Focus on the Global South, Thailandia, discussa con Innocenzo Cipolletta, presidente del gruppo FFSS e già vicepresidente di Confindustria, e con Alessandro Volpi, docente dell’Università di Pisa.
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La seconda, Regionalismi o regole globali? Le scelte politiche per un diverso ordine mondiale, introdotta da Samir Amin del Forum mondiale delle alternative, vedrà la partecipazione di Danilo Zolo dell’Università di Firenze e Laura Carlsen dell’International Relations Center, negli Stati Uniti d’America.
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La terza, Le nuove identità culturali dopo il mito del villaggio globale affronterà il tema della ricchezza dei processi di globalizzazione da un punto di vista culturale. Interverranno JeuneviA�ve Makaping, antropologa di origine africana dell’Università della Calabria, Gloria Muñoz Ramirez, giornalista e scrittrice messicana e Marco Revelli, dell’Università del Piemonte Orientale. I
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nfine, la quarta sessione –L’Italia nello scacchiere mondiale, centro o nuova periferia ?- dedicata al nostra Paese e moderata da Sabina Siniscalchi, ex segretaria nazionale di Mani Tese e deputato al Parlamento italiano, vedrà la partecipazione di padre Alex Zanotelli e di Tonino Perna dell’Università di Messina e di Patrizia Sentinelli, sottosegretario al Ministero degli esteri. Il convegno proseguirà domenica pomeriggio e lunedì con una sessione speciale dedicata alla scuola, cui parteciperà Giorgio Dal Fiume, presidente del Consorzio CTM.
Per maggiori informazioni: http://www.manitese.it/