Dal tavolo dei relatori sono intervenuti: la direttrice artistica del Festival Katia Malatesta, l’assessora alle pari opportunitA� della Provincia autonoma di Trento Sara Ferrari, l’assessore alla cultura e alle pari opportunitA� del Comune di Trento Andrea Robol, il direttore dell’ufficio cultura dell’Arcidiocesi di Trento Leonardo Paris, il presidente regionale dell’Associazione Nazionale Magistrati Pasquale Profiti e Mariachiara Giorda, ricercatrice del Centro per le Scienze Religiose FBK.
A? stato presentato in conferenza stampa presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione il 19A� Religion Today Filmfestival.A�A introdurre il tema dell’anno dell’edizione 2016 – dopo aver ringraziato i partner e aver presentato i giovani redattori di REC delle due classi dell’Istituto Grafico e Comunicazione del Sacro Cuore di Trento – la direttrice artistica del Festival, Katia Malatesta: A�A guidare il 19A� Religion Today sarA� il tema dell’anno che ha dato vita al titolo: “C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere”. Con un omaggio a Ettore Scola e un’immagine di Adamo ed Eva, il Festival ha deciso quest’anno di confrontarsi con un tema molto attuale: maschile e femminile nelle diverse tradizioni religioseA�. Dopo l’introduzione sul tema dell’anno, la direttrice artistica ha illustrato i principali appuntamenti del programma che si alterneranno per i prossimi dieci giorni. A partire dall’inaugurazione – in calendario per venerdA� 7 ottobre – quando sul palco del Teatro San Marco saliranno la regista Alina Marazzi e il teologo e giornalista Brunetto Salvarani per un confronto tra femminile e maschile e tra cinema e religioni.
Ha continuato l’assessora alle pari opportunitA� della Provincia autonoma di Trento, Sara Ferrari: A�Viviamo un tempo in cui parlare di relazioni di genere significa “mettere il dito nella piaga”. Sono contenta che Trento sia un luogo di sperimentazione dove non ci si spaventa a farlo anche attraverso film che arrivano da tutto il mondo, per confrontarsi con culture e religioni, che molto spesso, talvolta inconsapevolmente, guidano i nostri atteggiamentiA�. A seguire Andrea Robol, assessore alla cultura e alle pari opportunitA� del Comune di Trento: A�Sono contento di rappresentare sia l’assessorato alla cultura che quello alle pari opportunitA� perchA� credo fortemente che il percorso verso la paritA� di genere sia prima di tutto culturale. Religion Today Filmfestival ha scelto questo tema confermando il suo significato originale: un festival di tutti i colori in dialogo verso la pace. Il Comune di Trento – conclude Robol – sostiene Religion Today considerandolo uno dei principali appuntamenti culturali della cittA�: il Festival A? stato anche coinvolto nella candidatura di Trento a Capitale della CulturaA�.
Hanno raggiunto successivamente il tavolo dei relatori alcuni tra i principali partner della prossima edizione del Religion Today Filmfestival. Leonardo Paris, direttore dell’ufficio cultura dell’Arcidiocesi di Trento, ha sottolineato la forte collaborazione con il Festival, soprattutto perA�la realizzazione della serata inaugurale, A�una collaborazione – ha affermato Paris – che altro non fa che confermare l’impegno condiviso che insieme portiamo avanti per il dialogo tra le religioniA�.
Mariachiara Giorda, ricercatrice del Centro per le Scienze Religiose di FBK ha illustrato i due appuntamenti che rilanciano la partnership tra Festival e Fondazione, all’insegna del binomio “religioni e innovazione”, una linea di indagine strategica del Centro.
Un importante intreccio A? certamente quello con l’Associazione Nazionale Magistrati, in particolare per la proiezione del film Dustur – in programma per mercoledA� 12 ottobre alle 20.45 – che vede un gruppo di detenuti musulmani partecipare a un corso durante il quale discutono sulla carta costituzionale italiana. A rappresentare l’ANM, il presidente Pasquale Profiti: A�Anche il film Dustur puA? essere letto con riferimento al tema dell’anno del festival. Si tratta inequivocabilmente di un film al maschile perchA� uomini sono i detenuti e gli organizzatori del corso; le statistiche del resto parlano chiaro: la criminalitA� A? un fenomeno in larga misura maschile. Tuttavia, “femminile” A? la modalitA� di dialogo e confronto a cui ci invita la nostra CostituzioneA�.