Ieri pomeriggio, lunedì 28 aprile alle ore 17.30, allo spazio Archeologico Sotteraneo del Sas di Trento è stata inaugurata la mostra “Chi non ha il suo Minotauro? Sulle orme di Federico Halbherr�. Erano presenti la Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento Margherita Cogo, del dirigente del Liceo Classico “Giovanni Prati� prof. Antonio Di Seclì, del dirigente della Soprintendenza per i Beni archeologici Gianni Ciurletti, della professoressa Maria Ruggio, coordinatrice del progetto, e da Franco Nicolis archeologo della Soprintendenza.
Creta, il Minotauro, il labirinto, Teseo salvato dal filo di Arianna, Europa: miti millenari che da sempre colpiscono e affascinano l’uomo, più volte ripresi da letterati e artisti anche in epoche vicine al nostro tempo. E a Creta è legata la figura dell’illustre archeologo ed epigrafista roveretano Federico Halbherr, scopritore nel 1884, proprio sull’isola greca, della Grande Iscrizione di Gortyna, detta anche la “Regina delle Iscrizioniâ€? in quanto rappresenta il testo epigrafico più esteso che ci sia pervenuto dalla civiltà greca.
Partendo da questi temi e suggestioni, nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Halbherr, gli studenti delle cinque classi di seconda liceo del Liceo Classico “Giovanni Prati� di Trento hanno dato vita al “Progetto Creta. Sulle orme di Federico Halbherr� che ha visto la realizzazione di una serie di iniziative sostenute in parte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma.
Fra queste la mostra iconografica “Chi non ha il suo Minotauro? Sulle orme di Federico Halbherr� ospitata dal 28 aprile al 21 maggio presso il S.A.S.S. lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento sotto piazza Cesare Battisti.
L’esposizione, che consta di 15 pannelli, invita a fermarsi sui dettagli, sulle immagini e a ripercorrere il mito. Si comincia da quello di Europa, la fanciulla fenicia rapita da Zeus e portata a Creta, dove genera Minosse, la cui moglie Pasifae genera a sua volta il Minotauro, metà uomo e metà toro, per il quale Dedalo costruisce il labirinto, dove si può entrare ma da cui non si può uscire.Teseo, giunto da Atene con i compagni per essere dato in pasto al mostro, aiutato da Arianna e grazie al suo filo, penetra nel labirinto e uccide il Minotauro. Arianna viene abbandonata da Teseo, nel viaggio di ritorno, sull’isola di Nasso e salvata da Dioniso che la sposa e la rende immortale. Dedalo, che aveva suggerito ad Arianna il modo per aiutare Teseo, viene rinchiuso a sua volta nel labirinto insieme al figlio Icaro e riesce a fuggire grazie alle ali che aveva fabbricato per sé e per il figlio.
Il mito del Minotauro ha ispirato illustri letterati, tra i quali Marguerite Yourcenar, autrice del dramma teatrale che dà il titolo alla mostra: il fascino misterioso del signore del labirinto evoca ansia, paura, attrazione e repulsione allo stesso tempo. Il Minotauro è carnefice o vittima? L’animalità è violenza o solitudine?
Alle scuole è offerta la possibilità di visitare la mostra con visite guidate gratuite tenute dagli studenti autori del progetto, previa prenotazione telefonica al numero 0461-980190.
A corredo dell’iniziativa sono previsti presso la sala conferenze del S.A.S.S. due appuntamenti di approfondimento aperti al pubblico con partecipazione libera.
Venerdì 9 maggio alle ore 17.30 Franco Nicolis e Lorenzo Gonzo della Fondazione Bruno Kessler nel corso dell’incontro dal titolo “La grande iscrizione di Gortyna: dalla scoperta al modello virtuale� tracceranno la storia della Regina delle Iscrizioni fino alla realizzazione del modello tridimensionale con la tecnica del laser scanner 3D in corso presso la Fondazione Bruno Kessler.
Martedì 20 maggio alle 17.30 il prof. Maurizio Giangiulio, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, condurrà “Dialogo sul mito. Arianna da Omero a Borges� con la partecipazione del prof. Giorgio Ieranò autore di “Il mito di Arianna da Omero a Borges.
Informazioni:
Provincia Autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni Archeologici
Via Aosta 1 – 38100 Trento
Tel. 0461 492161 – 0461 492182 Fax 0461 492160
E-mail: sopr.archeologica@provincia.tn.it
www.trentinocultura.net/archeologia.asp
Liceo Classico Giovanni Prati
Via SS.Trinità 38 – 38100 Trento
Tel. 0461 980190
www.liceoprati.it